Si è tenuto Sabato 19 maggio ore 9.00 al Centro Giovanile San Luigi l’ultimo appuntamento del ciclo di incontri proposti da Anffas per il progetto Sportabilità

CREMA – Prendendo spunto dalla convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità, il ciclo di incontri proposti da Anffas a valere sul progetto Sportabilità ha avuto come tema quello dell’inclusione del disabile attraverso l’attività sportiva.

Scopo del ciclo formativo è stato quello di “incoraggiare e promuovere la partecipazione più estesa possibile delle persone con disabilità alle attività sportive ordinarie a tutti i livelli”.

Al primo incontro del 3 marzo avevano partecipato Luisella Bosisio Fazzi, consigliere LEDHA con una relazione dal titolo Sport e disabilità: la corsa a ostacoli verso un’inclusione possibile e Enza Crivelli, psicopedagogista del Polo di NPI “Il Tubero” di Anffas ONLUS Crema con una relazione su Sistemi operativi diversi per macchine diverse: le neuro diversità viste da vicino. La stessa Cirvellie ra stata relatrice anche nella giornata di sabato 5 maggio con la relazione Progettare palestre di apprendimento per la neurodiversità, insieme a Laura Fatta, psicologa e coordinatrice nazionale Summer Camp AITA ed era stato affrontato il tema delle attività psicoeducative con l’esperienza dei Summer Camp AITA e Accademia Scherma Lia.

Sabato 19 maggio, Giovanni Merlo, direttore Ledha Fish Lombardia ha trattato il tema sport e inclusione nella convenzione Onu. Con lui Fabrizio Carrera, dottore in scienze motorie e referente del progetto Sportabilità per Anffas Onlus Crema che, oltre a raccontare quali sono benefici psicofisici dello sport nel disabile, ha presentato due realtà territoriali che lo praticano: Baskin e A.C. Crema 1908 non vedenti.

Gli incontri formativi si sono tenuti presso il Centro Giovanile San Luigi che grazie al Progetto Sportabilità è diventato il simbolo dell’inclusione sociale, il luogo in cui i ragazzi si ritrovano, richiamati dagli enti partner del progetto, e partecipano ad attività sportive, ricreative e sociali.

Incontri interessanti cui hanno partecipato gli addetti ai lavori, genitori di ragazzi disabili e i ragazzi stessi.

Scopo dell’Anffas è proprio quello di informare e sensibilizzare operatori e famiglie sui benefici che lo sport e le attività ludico sportive hanno sui soggetti disabili.

Un’iniziativa ben riuscita che completa l’offerta formativa e pratica del Progetto Sportabilità.