CREMA – Ieri, lunedì 15 gennaio presso la sede di Regione Lombardia, si è svolta l’audizione presso la Terza Commissione Sanità, convocata dal presidente  Fabio Rolfi su richiesta dei consiglieri regionali Agostino Alloni e Federico Lena, con il gruppo Cremautismo in rappresentanza delle famiglie di persone con autismo e spettro dell’autismo e delle associazioni: Anffas di Crema, Diversabilità , Mai Stati sulla luna?Onlus, in rete con ANGSA Lombardia.

Anffas Crema e Mai Stati sulla luna? Onlus sono partner di Sportabilità.

La rete di famiglie era accompagnata e supportata anche dalla presenza di Maria Luisa Vailati, referente  per Asst Crema, Mariapia Venturelli per Comunità Sociale Cremasca, Laura Bonomi per Anffass Crema e Adriano Della Noce, vicesindaco di Ripalta Cremasca e membro del comitato ristretto dei sindaci.

L’audizione si è svolta con tre interventi dei genitori:  Simona Sacchi ha condiviso l’esperienza personale, molto rappresentativa, della complessità dei casi; Francesca De Lorenzi che ha esposto il progetto e l’idea di sistema che le famiglie vedono necessaria a partire dal tema del Progetto di Vita; Giovanna Barra  ha tratto le conclusioni. Sono intervenute anche Beatrice Schacher e Loredana Guida.

Questa audizione fa seguito al precedente incontro avvenuto in data 18 aprile a Torlino Vimercati (CR), durante il quale le famiglie della rete Cremautismo, in presenza della rappresentanza istituzionale del territorio cremasco, aveva richiesto di dare continuità a tutto il lavoro frutto del bando regionale del 2009 come progetto Orma , non più finanziato dopo la sua scadenza.

Nell’audizione Cremautismo ha proposto di mettere a sistema tutto il percorso che riguarda il progetto di vita delle persone con autismo e spettro dell’autismo al fine di evitare continui ricorsi a Bandi che non danno reali garanzie di continuità, ripristinando quindi tutto il lavoro relativo al management, alla continuità assistenziale, e insistendo sul fatto che gli interventi sulla persona sia per quanto riguarda l’aspetto sanitario che sociale  vengano seguiti da un’equipe multidisciplinare, secondo un progetto individualizzato condiviso che accompagni l’evolversi della vista delle persone. Aspetto importante della richiesta la flessibilità e stabilità del sistema.

All’incontro le mamme hanno raccontato la loro esperienza e portato anche proposte concrete, chiedendo che quindi i finanziamenti vengano erogati secondo progetti di vita individuali e non a pioggia ottimizzando e finalizzando le risorse.

Cremautismo vede già l’intento da parte di ASST e Comunità sociale Cremasca di collaborare in tal senso. La delegazione ha chiesto un aggiornamento con la Regione ad Ottobre.

 

Le famiglie si augurano che a seguito di questa importante esperienza ed apertura seguano azioni concrete e che tutto il territorio scelga di condividere e lavorare secondo un modello necessario ed efficace.